DIARI
non so se sia una cattiva abitudine, o se sia "terapeuticamente" salutare, ma ogni tanto ripesco nell'armadio uno dei miei vecchi diari, e lo rileggo per intero, la sera, prima di dormire. non tutto in una sera, no. ma, come un libro, lo lascio sul cuscino e continuo la sera seguente. ci sono quaderni piccoli, quadernoni con la spirale, diari veri e propri, dalle copertine più variegate che, nel tempo, ho anche dimenticato di aver comprato e di aver riempito di parole, emozioni, segreti e pensieri. e sogni. non lo scelgo in base al periodo, ma lo pesco a caso. e , a caso, ieri mi è capitato in mano quello relativo al periodo immediatamente successivo alla scomparsa del mio adorato micio rosso. il tempo lenisce il dolore ma non lo cancella...che resta lì, come una ferita, chiusa ma ben visibile. non sanguina più ma a volte fa male... ciò che quelle pagine mi hanno ricordato non è però lo strazio di questa perdita che ancora oggi è un VUOTO, bensì l...