Tempo
“Tempo. Comunque vadano le cose lui, passa”.
Mi sono accorta, quasi all’improvviso, di essere diventata una donna di mezza età.
Guardarsi allo specchio e vedersi addosso i segni del cuscino e delle lenzuola, addosso. Quelle occhiaie che un tempo bastava coprire con un fondotinta, ora sono sempre lì. Eterne. Tristi. Malevole.
La pelle che non è più bella tesa, le mani che si stanno coprendo di macchioline scure. I capelli diventano sottili, e vogliamo parlare del collo? MEGLIO DI NO.
E tutti ti prendono in giro dicendoti che “ciò che conta è essere GIOVANI DENTRO”.
Oh sì. Immagino che sia così, vero?
Quando hai dei flashback sulla tua vita, e ripensi sempre più spesso a quando eri bambina. A tua nonna che ti ha cresciuta. Al tuo papà che ti portava in bicicletta, nel seggiolino fissato dietro al manubrio. Eri felice senza motivo. Come lo sono i bambini.
Questo post DOVEVO scriverlo, perché mi sento sempre più fuori posto. Sbagliata. Inefficiente. E STANCA. Ho bisogno (come tutti) di qualcuno che mi abbracci, qualcuno con cui chiacchierare, la sera, raccontando la giornata trascorsa. Ma. Questo qualcuno non c è e non ci sarà mai. Perché è così.
Mi sono iscritta a vari siti di incontri. Ma non ho mai incontrato nessuno, non perché non ci fosse nessuno a contattarmi, ma perché poi, al dunque, mi prende la PAURA, e mi tiro indietro. Vigliacca.
O forse, solo spaventata. Alla mia età cosa si cerca? Intimità, complicità, tenerezza.
E, gli uomini, in generale, invece...cercano sesso.
Nulla di male, per carità, ma io, da quel punto di vista sono come una farfalla: se la tocchi, rischi di farle male, e di ferirla, nel vero senso della parola.
Questo post non è certo un post di speranza (quella l ho cercata, invano, dentro di me per mesi e mesi). Ma è DAVVERO la mia fotografia. Una foto in bianco e nero, anche un po’ sfuocata. Ma dentro, ci sono io, tutta intera...beh...più o meno intera. Parti di me sono perse per sempre.
Firmato
Una che non sa accettare la realtà della sua vita
Mi sono accorta, quasi all’improvviso, di essere diventata una donna di mezza età.
Guardarsi allo specchio e vedersi addosso i segni del cuscino e delle lenzuola, addosso. Quelle occhiaie che un tempo bastava coprire con un fondotinta, ora sono sempre lì. Eterne. Tristi. Malevole.
La pelle che non è più bella tesa, le mani che si stanno coprendo di macchioline scure. I capelli diventano sottili, e vogliamo parlare del collo? MEGLIO DI NO.
E tutti ti prendono in giro dicendoti che “ciò che conta è essere GIOVANI DENTRO”.
Oh sì. Immagino che sia così, vero?
Quando hai dei flashback sulla tua vita, e ripensi sempre più spesso a quando eri bambina. A tua nonna che ti ha cresciuta. Al tuo papà che ti portava in bicicletta, nel seggiolino fissato dietro al manubrio. Eri felice senza motivo. Come lo sono i bambini.
Questo post DOVEVO scriverlo, perché mi sento sempre più fuori posto. Sbagliata. Inefficiente. E STANCA. Ho bisogno (come tutti) di qualcuno che mi abbracci, qualcuno con cui chiacchierare, la sera, raccontando la giornata trascorsa. Ma. Questo qualcuno non c è e non ci sarà mai. Perché è così.
Mi sono iscritta a vari siti di incontri. Ma non ho mai incontrato nessuno, non perché non ci fosse nessuno a contattarmi, ma perché poi, al dunque, mi prende la PAURA, e mi tiro indietro. Vigliacca.
O forse, solo spaventata. Alla mia età cosa si cerca? Intimità, complicità, tenerezza.
E, gli uomini, in generale, invece...cercano sesso.
Nulla di male, per carità, ma io, da quel punto di vista sono come una farfalla: se la tocchi, rischi di farle male, e di ferirla, nel vero senso della parola.
Questo post non è certo un post di speranza (quella l ho cercata, invano, dentro di me per mesi e mesi). Ma è DAVVERO la mia fotografia. Una foto in bianco e nero, anche un po’ sfuocata. Ma dentro, ci sono io, tutta intera...beh...più o meno intera. Parti di me sono perse per sempre.
Firmato
Una che non sa accettare la realtà della sua vita
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